sisiàta
sisiàta (sisiata) [simulazione, messinscena, montatura, presa in giro, sfida] “Dicono che la sparatoria è stata una sisiàta, una pigliata pi fissa, un tiatro! CT 173; “capita la sisiàta, la sfida nascosta nel messaggio” LM 185; “l’atteggiamento di Mimì quando al mattino l’aveva rimproverato era sincero, non si trattava di una sisiàta” GT 45; “il commissario venne assugliato dalla tentazione della sisiàta, della pigliata per il culo” GT 124; “Luna dovette intuire la sisiata, ma fece finta di nenti. Montalbano capì che l’altro aviva capito e addecise di finirla con lo sbromo” PR 177; “Il professore si era accattato un binocolo potente, però taliava solamente dintra alla finestra di fronte alla sua, indovi ci stava una sposina vintina la quali, non sapennosi taliata, caminava casa casa quasi nuda. Senonché un jorno il marito si addunò della sisiata, s’apprisintò in casa del professori e gli spaccò la facci e il binocolo” LC 189; “il commissario arraggiò di colpo e dalla sisiata passò al contrattacco” VA 233; “«Sei il solito stronzo» dissi Livia, che aviva accaputo la sisiata” ACF 94; “Lamanna accapì la sisiata, si scusò e si nni trasì ’n cucina” CB 18; “Mimì accapì la sisiata” MCAT 82; “Bartocelli avvertì la sisiata” CAL 207; “Non c’era nenti da fari, circava di controllarisi, ma sempri, davanti alla prosopopea, all’arroganza, alla supponenza, alla fàvusa cordialità, alla retorica di un politico di quello stampo che pinsava sulo alli ’ntiressi sò facenno finta di fari li ’ntiressi di tutti, Montalbano non arrisistiva allo sbromo, alla sisiata, alla sconcica” RIC 251 (g.m. novembre 2020).