mutuperio
mutuperio (motuperio, mutuperi, mutuperii, mutupèrio, mutupèrii) (Nicolò rifece il mutuperio d’acchianare e scinniri dalla seggia) [manovra, movimento; caos, confusione, casino; messinscena, montatura, sceneggiata; “tutti i mutuperii necessari a mettere in posizione verticale i suoi centocinquanta chili di carne e ossa” SC 65; “potevano vederla fare quel mutuperio” SC 133; “appena sento che c’è da fare motuperio, bordello” BP 105; “armare tutto il mutupèrio” CT 10; “hanno messo in piedi tutto questo mutupèrio” CT 41; “Dopo una mezzorata di mutuperii nel fondo della grotta” CT 107; “Nicolò rifece il mutuperio d’acchianare e scinniri dalla seggia” LM 181 “Un solo colpo verso la signora, non verso il marito che stava facendo tutto quel mutupèrio” AM 48; “si vede che il mutupèrio di medici, infermieri, Scientifica e Sostituto con seguito era finito” AM 65; “Rifece tutto il mutuperio di raprire la porta, richiuderla” AM 130; “il mutupèrio che si scatenò al Romano Teatro Valle” BFC 226; “tutto questo mutuperio Giacomo perché lo arma?” ON 122; “aveva visto tutto il mutuperio” ON 129; “Ma perché fare allora il mutuperio dei biglietti aerei?” ON 182; “aveva visto tutto il mutuperio che aveva combinato” PM 167; “c’era bisogno di fare tuttu ‘stu teatru, tutto ‘stu mutuperio?” LP 311; “pirchì uno s’addiverte a fare tutti questi mutupèrii, mettendosi macari a rischio d’essere arrestato, solamente per andare ad ammazzare un pesce?” PIM 14; “Gallù, non è che io posso mettermi a fare tutto questo mutupèrio ogni volta che quella deve andare al cesso!” PIM 158 “facendo il solito mutuperio alle nasche” LC 59; “Montalbano rifece arriversa tutto il mutuperio” LC 95; “E pirchì Michela aviva fatto tutto questo mutuperio?” LC 223; “Ma con tutto questo mutuperio Spitaleri non si metterà in sospetto?” VA 265; “senza fari il mutuperio di spogliarla e annarla a ghittare nella discarica” AS 158-159; “l’ammazzatina, con tutto quel gran mutuperio di testa ‘nfilata dintra a un cato d’acqua di mari, non potiva essiri avvinuta in nisciun modo a bordo dello yacht” ED 182; “senza bisogno di fare tutto quel mutuperio” TGR 7; “Adele aveva armato tutto quel mutuperio con Ardizzone per tenerlo lontano da casa” TGR 106; “aviva fatto quel mutuperio per farlo annare dintra alla capanna con lei” SON 59; “per tutta la nuttata aviva fatto un mutuperio di bee dispirati” SON 79; “accomenzò a fari il solito mutuperio di sàvuti e cornate” SON 91; “non vali la pena di fari tutto ‘sto mutuperio” DG 48; “ogni volta che mi fai fari ‘sto mutuperio, mi pari d’essiri in un film di gangster” RIZ 18; Giuditta aviva fatto lo stisso mutuperio di prima e si era addrumata un’altra sicaretta” RIZ 71; “Coll’aiuto di Fazio, Montalbano fici lo stesso mutuperio dell’altra volta” CTE 199; “nell’intento d’accapiri lo scopo di Liliana nel fari il mutuperio che faciva con lui” GSP 127; “il picciotto sapiva di tutti i mutuperi che Liliana faciva con mia” GSP 167; “Non mi persuadi che hanno mittuto ‘n pedi tutto ‘sto mutuperio per sidicimila euri” LL 111; “dovitti fari un mutuperio, ma finalmente l’ebbi in linia” LL 210; “Dovittiro fari un gran mutuperio” RIL 249; “Ma a che scopo fari tutto ‘sto mutuperio?” PF 150; “La gru arrivò doppo un’orata e dovitti fari ‘n’autra orata di mutuperi varii prima d’attrovari la posizioni giusta per ‘mbracari all’atomobili” MMA 247; “la Scientifica finì di fari fotografie, rilevi e autri mutuperi” GSC 199; “io fici tutto ‘sto mutuperio a lento a lento” ACF 263; “si era scoperto che tutto ‘sto mutuperio in realtà aviva ‘no scopo priciso” RP 12; “s’arricordò del mutuperio della sira avanti” RP 236; “certe sirate aviva sintuto rumorate stramme, mezze parole, mutuperi” MCAT 82; “quella sira del mutuperio” MCAT 116; “Ma pirchì tutto ‘sto gran mutuperio? Pirchì tutto ‘sto gran tiatro?” MCAT 275; “Ancora ’na vota s’arrivilava che il gran mutuperio era sulamenti un fatto di letto” RIC 149; “Matre santa, che mutuperio!” RIC 234. La scelta di proporre qui la sequenza completa delle attestazioni di ‘mutuperio/motuperio’ (quest’ultimo offre una sola occorrenza, nel Birraio di Preston) si spiega con la latitudine semantica del lemma, la costanza con cui compare in un tempo compreso tra la Stagione della caccia, (1992) 1994, e il 2020 di Riccardino. In più, c’è da notare che per lunghi anni Camilleri affida il termine alla interpretazione del lettore e, avendo anticipato nel Birraio di Preston la glossa “bordello”, solo alla fine, ovvero nel Metodo Catalanotti, aggiunge: “Ma pirchì tutto ‘sto gran mutuperio? Pirchì tutto ‘sto gran tiatro?”. Senza dimenticare che, nella Linea della Palma, aveva già cominciato a metterci sull’avviso quando, parlando di latitanza e arresto dei mafiosi, raccontava: “All’improvviso si vede la polizia che irrompe e si sente una voce: «Dietro questa porta c’è il famoso latitante Virga». La porta si apre e compare un signore di una certa età che osserva l’irruzione e dice. «Mah…». E non dirà altro nei giorni che seguiranno. Tu quel «Mah» non sai a cosa si riferisca. Più che al suo destino, credo sia un commento a ciò che sta avvenendo: alla «mise en scène», al teatro: c’era bisogno di fare tuttu ‘stu teatru, tuttu ‘stu mutuperio?” (LP 311). Il termine ‘tiatro/teatro’, dunque, nella lingua camilleriana come, più in generale, nella lingua italiana, ha una molteplicità di valori; per quanto qui ci interessa, ‘teatro’, e ancor più il diminutivo ‘teatrino’, al di là del senso primario, possono anche indicare un insieme di manovre, di atteggiamenti tattici, di vere e proprie finzioni che sconfinano nella menzogna e nell’inganno. I dizionari riportano l’espressione il teatrino della politica, e nell’uso c’è l’espressione ha fatto un (gran) teatro, ha messo in scena un teatrino, per significare che qualcuno, mirando a ottenere un risultato, ha teatralmente esibito, amplificandoli con gesti e toni di voce, un proprio stato d’animo, una condizione fisica o un sentimento: in altre parole, ha organizzato una messinscena, ha agito con simulazione, ha dato vita a una sceneggiata. Camilleri, uomo di teatro e studioso di Pirandello, ci lascia nella necessità di dover scegliere cosa ‘mutuperio/motuperio’ significhi, volta per volta, nelle diverse collocazioni: se manovra, chiasso, confusione, casino (come oggi spesso si dice impiegando un vocabolo polivalente) o anche sceneggiata, messinscena, teatrino organizzato per ingannare qualcuno. Il Moroldo, dal suo canto, citato il Piccitto che contempla il significato di ‘menzogna’, attribuisce al termine camilleriano il valore di agitazione, chiasso: “Mutupèrio, Motupèrio […] Enregistré par Piccitto II 933 mutupèriu “‘vituperio’; sozzura, torpitudine. 2. menzogna, falsità, impostura... Anche *mutipèriu”. Sic. mutipèriu, mutupèriu < lat. tardif VITUPERIU(M) ‘blâme’, déverbal de lat. VITUPERARE. Chez Camilleri, influence de sic. motu ‘mouvement’. ƒ agitation, chambard”. Possiamo, dunque, concludere che Camilleri, degno erede di nonna Elvira che si divertiva a modificare “il significato di parole e verbi” (D 57), attua un processo di rideterminazione semantica, tale da assegnare a ‘mutuperio/motuperio’ un valore nuovo. Vedi anche: “Motuperio. Menzogna, falsità, impostura; frottola; grande quantità di qualsiasi cosa”, in Il Camilleri-linguaggio; poi in Bianco e nero, 590, 2018, p. 73; “Motupèrio menzogna, falsità, impostura, frottola”, G. Bonfiglio, Siciliano-Italiano. Piccolo vocabolario a uso e consumo dei lettori di Camilleri e dei siciliani di mare, Roma, Fermento, 2015, ad vocem] SC 65, 133; BP 105; CT 10, 41, 107; LM 181; BFC 226.