accucchia
accucchia (accucchiano) (ma che ci a.?; non ci a. niente; che ci a. coi pifferi e i flauti?; Ma che ci a. tutto questo con l’ammazzatina d’Arelio?; ma che ci a. il socialismo col vaso?) [avere a che fare; “Accucchiàri, v. att. congiungere insieme due cose, far coppia, Accoppiare” (Mortillaro); “accucchiari tr. accoppiare, appaiare, unire a due a due 2. mettere insieme […] Cfr. ncucchiari e cùcchia”; “ncucchiàri tr. unire, congiungere due o più elementi” (Piccitto); “«Che diamine ’ncucchia, il professore?... Fesserie!» E subito dopo che ebbe pensato questo guarì. (Ncucchiari in siciliano significa: mettere insieme cose strampalate, imbrogliate)” V. Brancati, I fascisti invecchiano (1946), in Id., Opere 1932/1946, a cura di L. Sciascia, Milano, Bompiani, 1987, p. 1123; “Ma che dite, ma che cosa m’incucchiati?” V. Brancati, Il bell’Antonio, in Id., Opere 1947-1954, a cura di L. Sciascia, postfazione e apparati di D. Perrone, Milano, Bompiani, 1992, p. 184]] CC 46; SC 17, 32; BP 50; CT 14; LM 85; CTL 120.