cabasisi
cabasisi (vuole levarsi d’in mezzo ai c.?; si toccò teatralmente i c.; ha rotto i c.; c. fumanti; rompermi i c.; non rompetemi i c.; quando gli girano i c.) [coglioni; “Cabbasisi la pianta e il tubero del Cyperus esculentus, babbagigi [...] in senso figurato sono i testicoli” R. Sottile, Le parole del tempo perduto, Marsala, Navarra editore, 2016, p. 140; “si deve esclusivamente ad Andrea Camilleri (e alla versione televisiva dei suoi romanzi con Montalbano) la diffusione (anche presso parlanti non siciliani) di camurria «confusione», taliari «guardare» e in particolare cabasisi, tipo di frutti ma in senso figurato «testicoli»” N. De Blasi, Regionalismi e dialettismi, Milano, Corriere della sera, 2020, p. 42] SC 39, 87; BP 18, 20, 45, 173, 209; CT 99; VV 142; CTL 21, 162, 204.